Come si produce il tessuto non tessuto e perché è “eco-friendly”
Pratrivero è da sempre attenta all’ambiente e alla sua salvaguardia. Leader nella fabbricazione di tessuto non tessuto, l’azienda biellese opera in piena armonia con la natura, proteggendola da eventuali conseguenze dovute all’inquinamento industriale grazie a tecniche di produzione eco-friendly.
Innanzitutto, le sedi operative sono dislocate in zone particolarmente verdi e poco inquinate, come Valdilana, nel biellese, e Gandino, in provincia di Bergamo. L’azienda è attenta a preservare gli spazi che la ospitano e in cui opera, perseguendo un processo di sviluppo sostenibile del TNT. Nello stabilimento di Gandino, ad esempio, Pratrivero ha installato un abbattitore di fumi con lo scopo di ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Per le fasi produttive del tessuto non tessuto, invece, Pratrivero garantisce un corretto utilizzo delle risorse idriche, fondamentali nel processo di fabbricazione tessile, con l’obiettivo di ridurne la quantità impiegata e andare così ad abbattere i costi industriali del bilancio energetico del processo di finitura dei tessili.
Ma non solo, l’azienda biellese è da tempo impegnata nell’utilizzo delle migliori tecnologie per ridurre al minimo l’inquinamento ambientale, sia causato dalle emissioni nell’atmosfera, sia dallo scarico di acqua.
Queste accortezze contribuiscono a rendere il tessuto non tessuto un materiale eco-friendly, che concilia le politiche nazionali con l’attenzione al pianeta e alla qualità di un prodotto eccellente.
Il tessuto non tessuto è riciclabile?
Le più moderne tecniche di produzione del tessuto non tessuto permettono di renderlo un materiale riciclabile. Le nuove tecnologie vertono sempre più verso un’industria tessile sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Per quanto riguarda la produzione, quindi, alcuni tessuti non tessuti vengono considerati eco-friendly soprattutto per il riciclo delle fibre, processo che rende questo materiale riutilizzabile nel tempo.
Proprio grazie all’impegno e alla dedizione che Pratrivero assume in materia di sostenibilità e salvaguardia ambientale, all’azienda biellese è stata riconosciuta un’attestazione, IMPROVE, a testimonianza della sostenibilità come parte integrante della mission aziendale.
Come si ricicla il tessuto non tessuto?
Come anticipato, il tessuto non tessuto permette il riciclo attraverso la rilavorazione delle sue fibre. Pratrivero infatti – oltre che utilizzare fibre precedentemente riciclate – include nel processo di lavorazione una fase di recupero degli stessi tessuti.
Il tessuto ottenuto in questo modo viene in parte venduto a mercati secondari e in parte ritirato da ditte esterne. In questo modo gli operatori qualificati rigenerano le fibre e le inseriscono nuovamente nel ciclo tessile. Persino gli scarti dei tessuti finiti o semilavorati vengono ricollocati nei mercati secondari come tessuti di seconda scelta o inseriti nuovamente nel mercato attraverso la rigenerazione delle loro fibre. Stessa cosa per i materiali derivanti dagli imballi in plastica, che vengono dapprima separati internamente e successivamente venduti per essere trasformati da terzi in granuli utilizzabili nella produzione di oggetti in plastica riciclata.
Queste semplici azioni permettono all’azienda di risparmiare sulle materie prime e, al contempo, di non impattare sull’ambiente. Pratrivero infatti cerca di essere sempre più eco-friendly, adottando prodotti chimici il più possibile ecologici e installando abbattitori di fumi e depuratori d’acqua.
Non solo produzione di un TNT qualitativamente eccellente, quindi. Pratrivero confeziona un prodotto che segue le richieste di un ambiente che necessita di attenzioni umane, seguendo accorgimenti che salvaguardano il nostro pianeta e lo spazio in cui viviamo.